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['Author: Carlo Segrè.\n\n“Per la sua penne quella terra sarda, tanto selvaggio e poetica insieme, rivive dinanzi a noi.” [thanks to her pen the Sardinian land, savage and poetical at the same time, comes to life] \n\n“Noi salutiamo quindi questo Cenere, che è indubbiamente il migliore romanzo della Deledda, non soltanto come una novella prova del suo ingegno così spontaneo e fecondo, della sua abilità di prosatrice che s’è maturata miracolosamente da sè, senza bisogno di scuole o di letture, ma anche come un segno luminoso del risveglio di un genere letterario, che le odierne condizioni politiche e sociali della nostra patria potranno portare a rigogliose fioritura.” [That\'s why we welcome this "Cenere", undoubtedly Deledda\'s best novel, not only as a new proof of her genius, spontaneous and prolific, of her ability as a novelist that miraculously ripened in her self, not needing any schools and readings, but also as a splendid sign of the awakening of a literary genre which the actual political and social circumstances in our fatherland will be able to bring to a vivid flowering.]\n\n(Annette van Tits, 30/5/2006)\n[E.N. june 2012]']
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